giovedì 20 febbraio 2020

Sclerodermia localizzata

La sclerodermia localizzata è una patologia che coinvolge la pelle causandone un indurimento con perdita di elasticità ( sclerodermia significa, letteralmente, “pelle dura”). La morfea o sclerodermia localizzata è una malattia fibrosante che colpisce la cute, il tessuto sottocutaneo e, più raramente, l’osso. Gli studi epidemiologici riportano un’incidenza rara che varia dallo al per 100.


Vi è una prevalenza di malattia nel sesso femminile e nella razza bianca. La sclerodermia è una malattia cronica, scoperta negli anni Trenta, che tuttora continua a generare confusione e dubbi.

Di solito non è una patologia grave ed è difficile che si trasformi in una sclerodermia sistemica, generalmente gli organi interni non sono interessati dalla malattia. Le stime della sua frequenza non superano mai nuovi casi ogni 100. Queste chiazze possono comparire su viso e collo, mani, piedi, schiena o petto.


Meno spesso, la morfea appare anche sulle gambe e sulle braccia. La Morfea colpisce meno di persone su 100. Per sclerodermia localizzata si intende una patologia ad esordio graduale che emerge sulla pelle di parti limitate del corpo provocando ugualmente problemi alla mobilità articolare degli arti coinvolti e criticità di tipo estetico.


Si definisce sclerodermia localizzata perché la patologia riguarda solo la pelle e questo la differenzia dalla sclerodermia sistemica che, al contrario, può coinvolgere anche organi interni.

Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino che la sclerodermia localizzata possa evolversi in sclerodermia sistemica. Morfea , sclerodermia localizzata o circoscritta. Nei bambini la forma in assoluto più comune è la forma localizzata , che copre circa il dei casi totali. E’ raro che la forma localizzata possa evolvere in sclerosi sistemica.


Il determinarsi di alcuni segnali piuttosto che altri è dato dal tipo di sclerodermia da cui si viene colpiti. Tipologie principali di sclerodermia. Vi sono diverse tipologie di questa patologia con varie declinazioni, ma le principali sono due, vediamole di seguito.


Predilige il sesso femminile. La malattia riguarda solo la pelle e ne provoca l’indurimento in una o più zone. Sclerodermia localizzata. Gli organi interni non sono colpiti.


Essa si caratterizza da delle lesioni cutanee di colore bianco che possono assumere la forma di placche, strisce o piccole macchie su diverse parti del corpo. La diagnosi è confermata dopo un esame istologico. Generalmente si manifesta linearmente su un intero arto, ma può intaccare il cuoio capelluto. In questo secondo caso, la malattia prende il nome di sclerodermia a colpo di sciabola e costituisce una condizione in cui il rischio di uveite è più elevato.


In genere, le modifiche della pelle compaiono sull’addome, sul torace o sulla schiena.

Ma potrebbero anche apparire sul tuo viso, braccia o gambe. Nel tempo queste chiazze possono diventare dure, secche e lisce. La condizione tende ad influenzare. E quali sono i sintomi iniziali?


Il termine sclerodermia deriva dal greco e significa pelle dura. Questo ci fa capire come sostanzialmente si manifesti: con un ispessimento della. In greco antico sclerodermia significa letteralmente pelle dura.


Forma fasce ben delimitate di tessuto sclerotico, compatto e indurito, di un bianco madreperlaceo, delimitate da un bordo violaceo e localizzate soprattutto agli arti, sul volto o sul cuoio capelluto (in quest’ultimo caso si parla di sclerodermia paramediana). La sclerodermia , nota anche come sclerosi sistemica o sclerosi sistemica progressiva, ma anche con le sigle SSc e SSP, è una seria patologia sistemica cronica a carattere autoimmune (si parla di patologia autoimmune quando il sistema immunitario aggredisce erroneamente, distruggendoli, cellule e tessuti sani del corpo) che interessa il tessuto connettivo. Uno studio inglese ha mostrato come l’aspettativa di vita media di un paziente con sclerodermia vada stimata intorno ai 1anni dal momento della diagnosi.


Morfea : gli UVA funzionano anche per le pelli scure Nuove conferme sull’efficacia della fototerapia con raggi ultravioletti nella sclerodermia localizzata La fototerapia con raggi Uva a livello clinico ha dimostrato efficacia anche nella morfea (una forma di sclerodermia ) che affligge persone con pelle scura.

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