Si crede che questa dermatite nei bambini si manifesti perché gli ormoni della madre, passati nella placenta, abbiano stimolato l’attività delle ghiandole sebacee del feto. In ogni caso, ricorda che la cosa migliore da fare è portare il tuo amico a quattro zampe dal veterinario per un controllo più approfondito. La prima cosa da fare, una volta scoperte delle crosticine sulla testa, è rivolgersi al dermatologo.
Sarà lui a diagnosticare con precisione la causa della formazione delle croste. E, in caso di dermatite seborroica, a chiedere di applicare creme direttamente sulla pelle per brevi periodi o creme riparatorie.
La dermatite seborroica è forse una delle cause più comuni di croste in testa. Difatti, questa forma di dermatite è una malattia della pelle che tende a manifestarsi soprattutto (anche se non esclusivamente) a livello del cuoio capelluto con la formazione di squame e crosticine. Uno o più di questi sfoghi potranno presentarsi sul corpo e, a volte, la pelle colpita potrà dare prurito. Pulisci la pelle circostante.
Anche se la ferita ha già iniziato a formare una crosta sulla superficie, è importante mantenerla pulita per velocizzare il processo di guarigione. Lava la pelle con acqua calda, sapone e poi risciacqua, infine asciuga tamponando delicatamente. Le croste in testa, fastidioso e antiestetico problema che affligge molti italiani e molte italiane, è una manifestazione della dermatite seborroica, patologia della pelle che causa uno sfogo chiamato comunemente “ croste in testa”, ma in realtà ben più complesso e meritevole di attenzione.
Croste in testa, da cosa possono dipendere e come curarle. Macchie in rilievo, bozzi, protuberanze ed escrescenze più o meno pronunciate e comunque presenti sulla pelle possono derivare da una serie di patologie, benigne o meno, ma nella maggior parte dei casi sono innocue. Tuttavia anche un’infezione, una reazione allergica, una condizione ereditaria.
La pelle adiacente alla crosta può arrossarsi particolarmente e provocare forte prurito. Con la sua formulazione ultra-delicata, l’olio shampoo Restivoil per cute sensibile, è indicato per capelli normali e grassi. La cute sensibile è una delle principali cause che scatenano la formazione di croste sul cuoio capelluto. L’olio shampoo è totalmente privo di SLS, SLES e non forma schiuma. Questa infezione, nota anche come Tinea capitis, colpisce il cuoio capelluto e le punte dei capelli e crea delle croste circolari pruriginose e pelle squamosa.
Queste croste di solito sono piatti. La tigna favosa è una malattia della pelle dovuta ai funghi. Arrossamenti e croste simili ai favi degli alveari ne sono i sintomi, viene portata dai topi ed è contagiosa, perciò solitamente si consiglia di isolare il gatto, di rivolgersi subito al veterinario che prescriverà la cura più adatta a base di pomate e di antibiotici. Soluzione per le croste nella pelle del cane La pelle rappresenta uno degli organi più complessi e importanti del nostro corpo. Essa ci protegge dagli elementi esterni, con i recettori del dolore ci avverte se siamo a contatto con una sostanza urticante, tossica, ustionante o se stiamo ferendoci con qualcosa.
Se compaiono cheratosi attiniche sulla testa, è molto probabile che tutta la cute della zona sia stata danneggiata dal sole: la terapia fotodinamica, trattando l’area e non la singola lesione, è curativa per i tumori iniziali e preventiva, perché va a bloccare la formazione delle nuove cheratosi. Quante volte ti sei accorto di avere una crosta sul cuoio capelluto e ti sei domandato come mai si sia formata. Le croste sul cuoio capelluto sono davvero molto fastidiose e possono creare un certo disagio anche a livello psicologico, perché a volte possono essere anche visibili.
Nei neonati la dermatite seborroica del cuoio capelluto è detta crosta lattea: le squame possono essere spesse e giallastre, oppure formare delle croste o delle zone untuose. La crosta lattea dei neonati può anche presentarsi sul volto o nella zona del pannolino. Nella maggior parte dei bambini, tuttavia, scompare entro il primo anno di vita. Quando la pelle prude, si arrossa e compaiono crosticine o vescicole, alcune persone credono che si tratti sempre dell’inizio di un eczema.
Risponde la dottoressa Alessandra. Si presenta con arrossamenti sulla testa, sulle orecchie, sulla fronte, senza intaccare però il collo. Un gatto con la rogna continua a grattarsi con insistenza e forza tanto da rompere le piccole pustole e da procurarsi croste.
Nella zona interessata il pelo cade a ciuffi. Il mantello di un gatto con la rogna è ruvido, opaco, arruffato. Attenzione però all’applicazione della crema sulla pelle.
Il cane tenderà a leccarsi la ferita e la zona su cui la crema viene applicata per cui è sempre meglio distrarre il cane per lasciar agire i principi attivi in essa contenuti e non fare in modo che il cane, leccandosi, la possa togliere. Inoltre fin da giovani, anche quando non sono presenti problematiche dermatologiche, è indicata una corretta igiene della pelle , utilizzando detergenti non aggressivi e non tralasciando l’idratazione, intesa sia come introito di acqua sia come applicazione di topici adeguati sulla pelle.
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