L’ epidermide è un epitelio pavimentoso stratificato il cui spessore varia da μm a mm. Partendodalla porzione profonda verso la superficie si possono riconoscere strati distinti: basale o germinativo, spinoso, granulare o granuloso, lucido e corneo. Il suo spessore varia da µm a 5mm. Sotto l’ epidermide si trova un altro strato della pelle chiamato derma.
Esso ne costituisce gran parte dello spessore e contiene al suo interno varie strutture che servono a far funzionare la pelle: dalle ghiandole sudoripare ai follicoli piliferi alle ghiandole sebacee. Vi si trovano anche nervi, vasi sanguigni, linfonodi e vasi linfatici.
Generalmente, il suo spessore varia dai micrometri fino ad arrivare agli millimetri. Lo spessore dell’ epidermide. Nella maggior parte del corpo lo spessore dell’ epidermide è di circa 0. Dopo la muscolatura scheletrica, la pelle rappresenta il maggior organo per estensione del nostro organismo. In base allo spessore dell’ epidermide si distingue cute sottile e cute spessa. La cute sottile ricopre la quasi totalità del corpo, presenta un sottile strato corneo, non c’è netta distinzione tra strato lucido e granuloso (l’ epidermide sembra formata solo da strati) e contiene follicoli piliferi, muscoli erettori del pelo e tutte le ghiandole.
I cheratinociti si dispongono su strati che, dall’interno all’esterno, sono: strato basale, strato spinoso, strato granuloso, strato corneo. Gli strati dell’ epidermide.
In esso, le cellule sono composte principalmente di filamenti di cheratina e si aggregano dandogli un aspetto a canestro intrecciato. Senza contare che contiene molte altre cellule importanti, tra cui i melanociti, ossia le cellule responsabili della pigmentazione (colore) della pelle, e le cellule Langerhans, che svolgono una funzione immunitaria. La pelle ha un ruolo di confine tra noi e l’esterno. Il derma e la sottocute sono gli altri due. Il disegno superficiale della cute è in rapporto al variare della disposizione e dello spessore delle fibre connettive del derma e questo dà origine ad una precisa disposizione papillare.
Epitelio pavimentoso pluristratificato corneificato. Osservare il notevole spessore dello strato corneo (in rosso), gli strati epiteliali, il derma sottostante, che forma le papille dermiche. Il melanoma in stadio I si definisce come il melanoma che ha uno spessore fino a 2mm. La lacerazione dell’ epidermide può essere presente o no.
Non c’è evidenza che il tumore si sia diffuso ai linfonodi o ai siti distali (metastasi). Ci sono due sottoclassi di melanoma in stadio I: IA e IB. Detta anche pelle, la cute è un tessuto continuo che riveste esternamente tutto il corpo e, in corrispondenza con le aperture naturali, si continua con la mucosa che riveste le cavità interne. Beneficios La epidermis recobra grosor y densidad de forma significativa. Le sezioni ottiche orizzontali rappresentano la metà spessore delle celle.
Lo strato lucido dell’ epidermide è ben sviluppato nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi. STRATO CORNEO: è lo strato superficiale dell’ epidermide e varia il suo spessore a seconda della sede. Durante la loro migrazione, queste cellule si appiattiscono progressivamente e muoiono arrivando alla superficie della pelle.
Formano quindi uno strato corneo, un autentico scudo semi-permeabile.
Da micron di spessore a livello delle palpebre, lo strato corneo può raggiungere un centimetro di spessore nei palmi e nelle piante dei piedi. L’ EPIDERMIDE , composta prevalentemente da cheratina, rappresenta l’ dello spessore totale e viene eliminata nelle prime fasi della lavorazione, insieme a peli, follicoli piliferi e materiale corneo. Il DERMA, costituito da tessuto connettivo, ricco di collagene e proteine rappresenta l’ delle spessore. Spessore dell’ epidermide Come misurato dall’ecografia, l’ epidermide è ovviamente piùsottile rispetto a quella degli adulti, il chéimplica che i lattanti hanno anche uno strato corneo piùsottile.
I melanociti con un citoplasma abbondante e abbondante contenente melanina finemente dispersa (polverizzata) e nuclei scuri atipici, assomigliano alle cellule di Paget. Con Tis si definisce il melanoma in situ mentre con Tx i pazienti in cui non è stato possibile rilevare lo spessore del melanoma o si sia riscontrata la presenza di una metastasi regionale in assenza della lesione primaria.
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