Escoriosi della vite e ciclo di vita del fungo Phomopsis viticola. L’agente dell’ escoriosi della vite. Il fungo, Phomopsis viticola, sverna sotto forma di picnidi nella corteccia oppure come micelio nelle gemme della base dei tralci. L’ escoriosi della vite o necrosi corticale è una malattia crittogamica che risulta più dannosa negli areali viticoli caratterizzati da condizioni climatiche più fresche e da intense piogge primaverili.
Provoca l’ escoriosi un fungo miceto, la Phomopsis viticola, appartenente al genere Phomopsis che in generale può provocare galle su piante d’ornamento come la gardenia, o come anche quercia, frassino ad alto fusto. Durante l’inverno questo fungo è presente come picnidi e miceli, sui tralci delle viti, o a terra.
Colpisce prevalentemente i tralci di uno – due anni, provocando la comparsa di aree bruno – violacee costellate di tacche più chiare di varie dimensioni. La cura del vino Una delle fasi in cui si inizia la cura del vino è la vendemmia. Per curare il vino infatti si inizia con trattare con delicatezza gli acini evitandone la rottura che porterebbero alla pre-fermentazione. Per fare vino di qualità sono consigliate delle cassette per la raccolta dell’uva.
Hai riscontrato dei problemi o delle malattie sulla tua vite ? Qui puoi cercare l’intervento da adottare sulla base del tuo problema specifico. La scheda di intervento indica il tipo di avversità, i criteri di intervento e quali tra i nostri prodotti naturali ti consigliamo di utilizzare. La difesa della vite è necessaria nella viticoltura moderna, in particolare per garantire la produzione di uve sane, con giusto rapporto zuccheri-acidità nel caso di uve da vino e senza danni da avversità, parassitarie e non, nel caso di uve da tavola.
La fillossera della vite (Daktulosphaira vitifoliae) è un insetto della famiglia dei Phylloxeridae (Rhynchota Homoptera, superfamiglia Aphidoidea).
Che cos’è la dendrochirurgia? La scelta del vitigno e la forma di coltivazione della vite più adatta determinano la qualità del raccolto. Vitigni e coltivazioni. Sono tre le forze in gioco che determinano le caratteristiche e il sapore di un grappolo d’uva (le cure colturali, anche se può apparire strano, sono importanti solo in seconda battuta). Peronospora della vite : ciclo biologico della malattia e come curarla.
Sintomi e rimedi per eliminare la peronospora della vite. La peronospora è definita la malattia più grave che possa attaccare la vite. Massimo trattamenti su vite da vino con 7-giorni di intervallo tra le applicazioni. La situazione dei nostri impianti è particolarmente eterogenea. Alcuni vigneti infatti sono già in fase avanzata di germogliamento (soprattutto a sud della via Emilia), mentre altri stanno cominciando solo ora a evidenziare il rigonfiamento delle gemme.
La conoscenza approfondita delle fasi fenologiche della vite è fondamentale per prendersi cura della pianta: gli interventi per la difesa della produzione devono essere fatti in momenti precisi per essere il più possibile efficaci. La vite è una pianta formata da tanti tralci e per tenerla alzata ha bisogno di sostegni. Dai frutti si ottiene una bevanda abbastanza gustosa: il vino.
Il fusto della vite sembra fragile, ma in realtà è molto forte. Le batteriosi vegetali conclamate si curano con prodotti a base di rame. Molto efficace sembra essere il solfato di rame mischiato con acqua e calce. Il rame si compra presso negozi specializzati in presidi fitosanitari.
La distribuzione del rame avviene passando un pennello impegnato lungo tutto il fusto della pianta. Oidio della vite (Uncinula Necator) Detto anche mal bianco della vite , l’oidio si può facilmente riconoscere con la manifestazione di una tenue muffetta biancastra che nei casi più gravi si traduce in una vera e propria cuticola bianco sporco.
Micosi: le malattie fungine sono sicuramente quelle che determinano, o possono determinare, i maggiori danni alla vite. Cocciniglia della vite (Planococcus citri). La cocciniglia della vite è un piccolo insetto che attacca vite , alloro e agrumi.
La sua presenza si rende manifesta a causa della comparsa, su foglie, rami e frutti, di chiazze biancastre che ricoprono le colonie. Sintomi di escoriosi (Phomopsis viticola) ben evidenti alla base del tralcio. Vite colpita da mal dell’esca. Questa malattia, dif-fusa a livello mondiale, manca ancora di precise de-finizioni scientifiche, per cui è impossibile la lotta. Le fitoplasmosi della vite possono essere comunemente trasmesse in campo tramite insetti vettori specifici e, in misura minore, tramite il sovrainnesto e l’innesto.
Il legno nero viene trasmesso dalla cicalina Hyalestes obsoletus, diffusa in tutta l’Europa e nei Paesi del bacino del Mediterraneo. Non esiste una cura specifica. La buca va poi cosparsa di calce con funzione disinfettante che però costituisce un problema per la vite che verrà reimpiantata (rimane stentata per almeno anni) in quanto altera il pH. Non c’e’ una data certa per terminare i trattamenti ai vigneti, tutto dipende dalle condizioni climatiche e dal tipo di vitigno, comunque il calendario dei trattamenti va eseguito secondo le fasi fenologiche e cambiare i prodotti perché in ogni fase ci sono patogeni diversi.
E le fasi finali sono le più delicate ad esempio nell’invaiatura l’uva viene attaccata da tignola e muffa e di.
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