mercoledì 14 febbraio 2018

Peronospora vite su grappolo

Essa è originaria del Nord America e si è diffusa in Europa a partire dalla fine del XIX secolo. Nel periodo vegetativo tra inizio fioritura e acino “grano di pepe” la vite è particolarmente esposta alle infezioni di peronospora. Plasmopara viticola infetta tutti gli organi erbacei della vite.


La lotta deve essere condotta con tempestività mediante anticrittogamici di collaudata efficacia, in grado di garantire la protezione della vegetazione e dei grappolini. Come riconoscerla, il ciclo biologico dalla incubazione alle infezioni, le azioni per prevenire e curare una delle malattie più gravi della vite e non solo. Sintomi: si manifestano su foglie, grappolo , germogli e tralci, e dipendono dalla fase fenologica in cui si verificano le infezioni.

Peronospora della vite. Dalla foto si vede una piccola parte del grappolo che è seccata e potrebbe essere peronospora larvata. Per il resto il grappolo mi sembra abbastanza sano, quindi direi che ha avuto qualche difetto di impollinazione o mancata allegagione. I danni sulla vite da vino ad opera della peronospora vengono essenzialmente legati alla defogliazione e alla perdita dell’intera produzione in grappoli. Permangono infezioni soprattutto su femminelle e alcuni segnali su grappolo ( peronospora larvata).


Colpisce quasi tutti gli organi erbacei della pianta penetrando nei tessuti dell’ospite attraverso le aperture stomatiche. Sintomi e rimedi per eliminare la peronospora della vite. Le piante colpite dalla peronospora.

Il numero di piante che possono essere soggette a questa malattia funginea è davvero elevato. Forse la più famosa è la peronospora della vite , ma non è ovviamente la sola visto che attacca molto più spesso le solanacee come le zucchine. Inoltre in entrambi i casi siamo in presenza di attacchi tardivi sul grappolo formato, e quindi della forma così detta larvata di peronospora. Alessandro, unica pioggia quella del agosto, ma non ha fatto mm poi a settembre ma ti posso assicurare che il agosto era tutto apposto, forse uno o due acini per grappolo , ma nulla di sintomatico credimi. Io a meno di giorni dalla raccolta per principio non do nulla, preferisco tenermi la peronospora.


La peronospora è definita la malattia più grave che possa attaccare la vite. I tessuti invasi dal fungo necrotizzano e, se vi sono adeguate condizioni di umidità, consentono la fuo-riuscita della caratteristica muffa bianca. I trattamenti con prodotti preventivi, se ir-rorati prima della comparsa della muffa.


In caso di vite con foglie macchiate bianche o gialle, il problema è legato alla carenza di magnesio. Grappolo sano a confronto con altri acinellati causa virosi del “complesso dell’arricciamento”. Viti colpite da giallume infettivo. Accartocciamento fo-gliare su vitigno bianco. Tipica manifestazione di Flavescernza dorata.


Manifestazioni di legno riccio su portinnesto. Anche le vecchie infezioni hanno un aspetto eterogeneo, in parte frenate dalle giornate soleggiate e dai trattamenti stoppanti, in parte ancora vitali e sporulanti. Il rame, nelle sue varie formulazioni, è il principio attivo utilizzato da oltre un secolo contro la peronospora della vite.


In presenza di un ridotto potenziale d’inoculo le fasi più suscettibili alle prime infezioni iodiche risultano la fioritura, l’allegagione e la prechiusura del grappolo , nelle quali si consiglia di effettuare un intervento con prodotti sistemici.

Un trattamento cautelativo può essere eseguito in prefioritura. Le foglie come conseguenza dell’infezione presentano chiazze tondeggianti sulla pagina superiore, con colorazioni che vanno dal verde chiaro al giallastro. Colpisce tutte le parti verdi della vite con problemi maggiori sul grappolo. I risultati confermano la funzionalità di questi prodotti, anche con turni di applicazione mai inferiori ai giorni.


Foto Foglie del testimone a metà luglio. Micosi - Botrite della vite Viticoltura - Coltivazione della vite Classificazione. La situazione cambiò alla metà dell’8allorché, come probabile conseguenza dello scambio di materiale vegetale utilizzato per la riconversione della vite europea su portinnesto americano per contenere la fillossera, arrivarono in Europa dapprima l’oidio e, tre decenni dopo, la peronospora , che si diffusero rapidamente in tutto il.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari