Trasformata in un inferno di abiezione, la città offre visioni di un osceno, straziante orrore: la ragazza che in un tugurio, aprendo. La pelle è il canto del cigno di una poetica apparentemente distaccata e cinica, su Napoli, l’Italia, la Vita. A rileggerlo oggi, vale ancora, e forse anche di più, il parere negativo con cui Emilio Cecchi bollò tutto Malaparte quando lo definì un “fabbricante di bolle di sapone terroristiche”.
Lo pseudonimo è stato da lui ideato basandosi in chiave umoristica sulla paranomasia del termine “bonaparte”. In tal senso, la pelle è una forma di somma misericordia concessa all’uomo dimentico: misericordia per i dormienti (i più), condanna per gli altri (i meno). Malaparte , a suo modo, e tuttavia a un livello ancora poco meno che superficiale, solleva tale cortina quel tanto che basta per mostrare il dolciastro putridume che, sempre, vi si cela. Non uno scrittore impegnato.
Leggo spesso libri che parlano e che sono ambientati in periodi di guerra, spesso anche saggi. Questa è la grandezza di Malaparte che con “ La pelle ” è stato anche un precursore di quella che oggi si chiamerebbe docu-fiction. Ci si chiede se quello che Malaparte racconta sia vero (io penso che sia verosimile): la risposta ce la dà l’autore stesso nel libro “Non ha alcuna importanza se quel che Malaparte racconta è vero o falso.
SPEDIZIONE GRATUITA su ordini idonei. Anche per me come per altri lettori sotto si tratta di una rilettura. Se la prima volta, più o meno anni fa, il libro di Malaparte mi era sembrato un pugno sullo stomaco, assolutamente reale, degno di fede e di essere consigliato, ora il tutto mi è sembrato un po’ artefatto.
Ma come detto, Malaparte comprende la deriva materialista dell’Europa, dalla quale anche Napoli non si salverà. Forse la vera peste è proprio questa e intacca tanto la carne quanto lo spirito. Infatti, la lotta per la sopravvivenza ha elevato la pelle a unica cosa da salvare. Questo pezzo è uscito sul Venerdì di Repubblica.
Dalla casa di Capo Massullo, tuttavia, lo scrittore fingeva di riservare. Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta. Si tratta di un romanzo privo di una trama sistematica, se con questo si intende una sequenza di fatti riportati in un ordine che scandisce la sequenza temporale degli eventi. Perché il romanzo allude alla biografia dello scrittore, come d’altronde il resto della sua produzione: traviandola, imbellettandola, facendo risaltare quel che al suo ego più aggrada.
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Sono esiliato in Italia”: l’ostinazione con cui Malaparte tenta di difendersi nel dopoguerra per riabilitare la sua figura è il sudato emblema del suo rapporto con l’Italia. Kaputt di curzio malaparte ,ed. Curzio Malaparte edito da Adelphi.
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Nel concetto dei toscani, chi non è un uomo libero è un uomo grullo. Vorrei cominciare il lavoro con un ritratto storico obiettivo del personaggio e della situazione storica politica in cui ha vissuto. Un giorno Febo non torna a casa, Malaparte lo cerca ovunque, fino alla Clinica Veterinaria, ma.
Su Rai Storia – evviva! Marsilio, di una poderosa biografia dedicata a “ Malaparte. But in La Pelle they are not balanced by any scenes transpiring humanity and positive sentiments.
That a movie about the same period can be an enjoyment to watch, is shown, for example, by La Notte di San Lorenzo by the brothers Taviani, a film I can warmly recommend. I would not recommend La Pelle to anyone.
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