Nel periodo vegetativo tra inizio fioritura e acino “grano di pepe” la vite è particolarmente esposta alle infezioni di peronospora. La lotta deve essere condotta con tempestività mediante anticrittogamici di collaudata efficacia, in grado di garantire la protezione della vegetazione e dei grappolini. Peronospora larvata che attacca tardivamente un grappolo di vite. I germogli erbacei sono attaccati soprattutto vicino ai nodi, o in maniera indiretta, attraverso infezioni dei piccioli fogliari. Tutti gli organi verdi, con stomi differenziati ed attivi, possono essere.
Per quanto riguarda la lotta alla peronospora , il prodotto usato da più di 1anni è il rame (rame da solfato tribasico, rame da solfato neutralizzato calce o poltiglia bordolese, rame ossicloruro, rame idrossido e rame metallo).
TANTI PRODOTTI, UN UNICO PRINCIPIO ATTIVO: IL RAME CONTRO LA PERONOSPORA DELLA VITE PREMESSA Il rame, nelle sue varie formulazioni, è il principio attivo utilizzato da oltre un secolo contro la peronospora della vite. Nonostante siano passati tutti questi anni, il rame rappresenta un indiscusso metodo di contenimento della Plasmopara viticola, al quale, nel corso del tempo, si sono affiancate. Il principio attivo tradizionale per la lotta a questo patogeno fungino è il rame, disponibile in diverse forme (fungicidi rameici), tra i quali si ricorda la poltiglia bordolese, il più tradizionale e antico rimedio alla peronospora della vite. La lotta alla peronospora avviene usando degli anticrittogamici che possono avere sia una funzione preventiva che curativa. Nel primo caso si parla di anticrittogamici da contatto, vale a dire sostanze che vanno a ricoprire le parti della pianta prima che sia avvenuta l’infezione impedendo così il contatto della stessa con le spore trasportate dal vento o da residui vegetali infetti.
Sino alla fioritura è consigliabile usare prodotti di copertura, da soli od associati a citotropici, in quanto manca una superficie fogliare sufficiente ad assorbire il quantitativo di anticrittogamico sistemico necessario a proteggere la pianta. In questa fase non si forma muffa perché gli stomi degli acini, attraverso cui il fungo può penetrare o uscire, degenerano impedendo l’evasione del patogeno ( peronospora larvata ). Sui germogli e sui tralci. Scopri i pareri di chi ha utilizzato la strategia BASF per difendere i propri vigneti da Oidio e.
Il miglior modo di combattere la peronospora , in modo da limitare al massimo i danni, è con la prevenzione. Lotta alla peronospora. La prima cosa da fare è evitare che si creino le condizioni adatte alla germinazione delle spore fungine. I mezzi di difesa agronomici non sono affatto risolutivi, ma vista la pericolosità della malattia aiutano a contenere i danni.
Dopo l’evidente manifestazione su foglia della malattia, innescata dalle piogge della prima settimana di luglio, è stato il turno dei sintomi più tardivi sui grappoli. In alcuni vigneti la comparsa di peronospora larvata è stata preoccupante, e la progressione non può ancora essere definita. Sintomi e rimedi per eliminare la peronospora della vite. Una buona strategia di lotta implica l’utilizzo di diversi principi attivi e la loro alternanza per la prevenzione di fenomeni di resistenza.
La peronospora è definita la malattia più grave che possa attaccare la vite. Agripiù ti propone i migliori prodotti per la difesa dalla peronospora che ti permetteranno una valida e affidabile soluzione per contrastare ogni tipologia di attacco da parte di questo fungo. America del Nor da dove a seguito della navigazione a vapore si trasferì e diffuse in Europa e successivamente nel resto del Mondo producendo gravi danni. Poi sarà anche cancerogeno, non so, tuttavia non è che il rame lo si possa mangiare a colazione! Gli acini imbruniscono (con sfumature più o meno violacee a seconda dello sta-dio fenologico), perdono di turgore e avvizziscono fino al disseccamento.
Sembra impossibile, ma puntualmente si è costretti a ritornare a parlare di peronospora e di come difendere in maniera adeguata le nostre viti. Qui scatta l’altra problematica assai diffi cile da gestire, che è quella delle infezioni di peronospora sul grappo-lo, dette peronospora larvata o na-scosta, perché non si presenta con la classica muffa bianca, bensì con an-nerimento progressivo degli acini e precoce disseccamento degli stessi. La fillossera della vite (Daktulosphaira vitifoliae) è un insetto della famiglia dei Phylloxeridae (Rhynchota Homoptera, superfamiglia Aphidoidea). Vitis che attacca le radici delle specie europee (Vitis vinifera) e l’apparato aereo di quelle americane (Vitis rupestris, Vitis Berlandieri e Vitis Riparia).
I nostri vigneti hanno varietà sensibili al fungo, chi più chi meno, per via del clima abbastanza umido conclude Bernasconi.
Ho sentito tanti viticoltori. Si va da parcelle quasi indenni ad altre molto contaminate. E la varietà Merlot è tra quelle più sensibili. Sugli acini che però presentano la peronospora larvata non si osserva la sporulazione: la degenerazione degli stomi, che si verifica a partire dalla fese di ingrossamento dell’acino e si conclude all’inizio dell’invaiatura, impedisce infatti la fuoriuscita dei rami sporangiofori dai tessuti colonizzati.
Agrometeo Toscana - Bollettino agrometeorologico per la zona di Pisa. Stato del cielo e fenomeni: molto nuvoloso o coperto con precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio e temporale localmente di forte intensità.
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