Normalmente è innocuo, ma può causare infezioni resistenti agli antibiotici, anche letali, in soggetti sottoposti a interventi di chirurgia ortopedica. Un nuovo studio ha scoperto geni responsabili della sua patogenicità, probabilmente acquisiti per trasferimento genico orizzontale, ponendo le basi per una migliore. La pelle fornisce una barriera estremamente efficace contro le infezioni batteriche. Anche se molti batteri vengono in contatto con o risiedere sulla pelle , sono normalmente in grado di stabilire una infezione. Di solito il periodo di insorgenza maggiore è quello dei mesi caldi.
In questi periodi la pelle è più scoperta e più soggetta ad infettarsi.
La pelle si può considerare come una vera e propria barriera per contrastare le infezioni cutanee batteriche. Infatti, nonostante un gran numero di batteri possono entrare in contatto con la superficie della cute e pure risiedervi, è importante mettere in evidenza come di solito non sono in grado di causare un’infezione. La pelle inoltre è un ecosistema sul quale vivono batteri , archeobatteri, funghi, virus e acari.
Parliamo di circa un miliardo di microbi per centimetro quadrato! Questo ecosistema cutaneo varia a seconda della posizione sul corpo, delle condizioni di temperatura e umidità, del proprio sesso, dell’età e della genetica oltre che, ovviamente, dei fattori ambientali. Alcuni, infatti, appartengono alla normale flora residente e si possono trovare sulla pelle e all’interno delle vie aeree, della bocca e degli apparati digerente, riproduttivo e urinario, dove vivono senza provocare danni. Alcuni batteri sono utili per il processo digestivo o per impedire che altri batteri dannosi prendano il sopravvento.
Quali sono le funzioni della Flora Cutanea? Lo strato più superficiale della pelle , noto come strato corneo, è costituito da una fitta rete di cellule estremamente appiattite e ravvicinate, in modo tale da formare una vera e propria barricata che si oppone alla perdita di liquidi e alla penetrazione microbica.
Rara e violenta infezione dei tessuti sottocutanei, la fascite necrotizzante è letale in più del percento dei pazienti. La nostra pelle è popolata da batteri. Sono proprio alcuni di loro, che rendono e mantengono la nostra pelle liscia e morbida e, addirittura, agiscono come dei veri e propri antiage naturali. In particolare ci sono due batteri , tra i tanti, che giocano un ruolo chiave nel processo anti-invecchiamento e sono il “Bifidus” ed il.
Ebbene sì, il corpo umano accoglie un insieme di microrganismi che “convivono” con il nostro organismo senza danneggiarlo, tra cui un alto numero di “ batteri buoni”. Quest’insieme di microrganismi si definisce Microbiota. Anche la nostra pelle accoglie molteplici comunità di batteri , oltre 5specie! Il batterio in questione è lo. Nelle persone che soffrono di dermatite atopica si è osservato che il microbioma della pelle è alterato, caratterizzandosi per una riduzione della diversità dei microrganismi che lo compongono: per esempio, molte specie di batteri che producono normalmente sostanze in grado d’inibire la crescita del batterio Stafilococco aureo.
Nella biodiversità del microbioma cutaneo Staphylococcus epidermidis è tra i batteri maggiormente presenti e in alcuni distretti cutanei costituisce oltre il della flora aerobica residente. Altri batteri , come per esempio lo Staphylococcus aureus, non sono sufficientemente abbondanti per arrecare problemi alla salute e solo quando, per un qualche motivo scatenante, le condizioni sulla pelle variano è possibile l’insorgenza di patologie dermatologiche. Da un punto di vista microbiologico, infatti, la nostra cute è un’immensa riserva naturale di microscopici ospiti, tutt’altro che sgraditi: pacifici “ batteri buoni” che costituiscono il cosiddetto “microbiota cutaneo” e svolgono un’importante funzione, poiché contribuiscono alla difesa immunitaria della pelle. Sulla nostra pelle c’è molta più vita di ciò che possiamo pensare. Batteri : ecco il batterio potenzialmente mortale sulla pelle di tutti.
La salute della pelle è strettamente legata all’equilibrio di quell’insieme di microrganismi che la popola e che è di fondamentale importanza come prima linea di difesa dell’organismo dagli agenti patogeni. Batteri utili all’uomo: flora sulla pelle e flora vaginale. I batteri buoni per la pelle.
La presenza di numerosi batteri nelle urine (batteriuria) è una condizione che rappresenta un probabile segnale di infezioni urinarie in corso.
La batteriuria può associarsi ai sintomi tipici della cistite (bisogno urgente di urinare, febbre, dolore al basso ventre ecc.) oppure essere asintomatica, cioè non essere connessa ad alcun tipo di malessere. Infatti, anche se potrà sembrarti un paradosso, più la pelle è sporca e più sarà garantito il benessere del microbiota cutaneo: ciò accade a causa degli ingredienti contenuti in molti prodotti che danneggiano i batteri presenti sulla pelle , compresi quelli “buoni”. Anche sulle mani, nonostante strette di mano e contatti con superfici sporche, la comunità microbica non cambia. Lo Staphylococcus aureus è la causa principale di infezioni della pelle e dei tessuti molli. Nella maggior parte dei casi non si tratta di disturbi gravi, e a volte il batterio si limita a colonizzare o scatena l’infezione ad anni di distanza dall’esposizione.
Lo stafilococco può però causare anche infezioni molto serie. I consumatori sono da sempre abituati a credere che tutti i batteri , soprattutto sulla pelle , sono pericolosi, ma la scienza ha cambiato questo punto di vista e ora sappiamo che questi possono. Questa è in realtà una definizione impropria, perché in realtà i batteri non si nutrono del tessuto, bensì ne causano la distruzione e la decomposizione mediante il rilascio di tossine.
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